Diario Partigiano

Una storia di Resistenza

Archivi per il mese di “settembre, 1942”

Nei Vigili del Fuoco

Avevo 17 anni quando chiesi di entrare volontario nel Corpo dei Vigili del Fuoco di Torino.

Fui scelto ed assegnato all’83° Corpo dopo aver superato una prova di atletica leggera: in quel periodo per poter far parte dei VV.FF bisognava praticare dello sport ed esercitare un mestiere. Arruolandomi nel Corpo VV.FF risolsi in parte il mio problema famigliare; quello economico, in quanto oltre ad avere diritto al vitto ed al vestiario, mi veniva corrisposto anche un discreto stipendio che lasciavo interamente alla mia famiglia composta da quattro persone: mamma, fratello e due sorelle. Orfano di padre all’età di sette anni, fui rinchiuso con la mia sorella Giuseppina di cinque anni, nell’Ospizio di Carità di Carignano; preciso “rinchiuso” poiché si andava a casa soltanto una volta all’anno.

Quando scoppiò la guerra avevo 14 anni.
Lasciai l’Ospizio (Ndr: allora si chiamava Educatorio Alessandro Mussolini, ora si chiama Opera Pia Faccio Frichieri) ed andai a lavorare come apprendista falegname presso il laboratorio di un artigiano in via Monte di Pietà, laboratorio che già avevo frequentato alcuni anni prima durante le vacanze estive. Avevo però bisogno di guadagnare per sostenere la mia famiglia e quindi provai diversi mestieri. Entrai dapprima in un caseificio di Carmagnola dove il lavoro era molto pesante, perché dovevo spostare i bidoni di latte, e dal quale rientravo a casa alla sera tardi in bicicletta.

Andai poi a fare il fattorino presso una ditta di Torino, la GUINZIO & ROSSI, fabbrica militare di proiettili, dove successivamente fui assegnato con i manovali a svolgere un lavoro pesantissimo: il trasporto di barre di ferro. Non potei resistere a lungo, anche perché il pane della tessera, l’unico con il quale mi nutrivo, non era sufficiente a consentirmi di sostenere le fatiche a cui ero sottoposto. Ritornai quindi al mio primo mestiere ed entrai, sempre a Torino, in una ditta di falegnameria.


Fu in questo periodo che decisi di arruolarmi nei VV.FF : potevo così aiutare economicamente la mia famiglia e nello stesso tempo essere utile alle persone bisognose di soccorso, intervenendo durante e dopo i bombardamenti aerei di Torino. Fui assegnato al distaccamento di Venaria Reale, dove completai i corsi di preparazione ed addestramento.

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